Secondo il rapporto del piattaforma di ONG che operano in Afghanistan, l'Italia ha mantenuto le sue promesse finanziarie in Afghanistan, erogando tutto l'aiuto promesso e divenendo assieme all'Australia e ONU il donatore che ha onorato al 100% il suo impegno. Tuttavia la ricerca si interroga se le risorse siano state bene spese finanziando la realizzazione d'interventi sostenibili, o siano stati sprecati attraverso continui sub-appalti ed in lavori di dubbia qualità. In particolare il rapporto cita l'esempio di un ospedale di Kabul, Khair Khana maternity Hospital, dove l'Italia avrebbe stanziato 2,2 milioni di dollari via UNFPA, che avrebbe dato vita ad un continuo subappalto: dall'UNPOS ad una ONG italiana per arrivare ad un impresa di costruzioni afghana. Citando fonti ufficiali, tra cui
http://www.kabulpress.org/my/spip.php?article830
giovedì 22 maggio 2008
Aiuto italiano in Afghanistan: puntuale ma non sempre ben speso
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