martedì 4 dicembre 2007

Un emendamento del Governo in Finanziaria per istituire Agenzia di cooperazione, Fondo unico e slegare l'aiuto

Dopo che i lavori del Comitato ristretto in Commissione Esteri del Senato - protrattisi per oltre 3 mesi - non erano riusciti a trovare un consenso bipartisan sulla questione dell'Agenzia e del Fondo unico per le risorse della cooperazione, il Governo ha presentato l'emendamento 31.02 alla Finanziaria in discussione alla Camera per la loro istituzione e lo slegamento dell'aiuto. Se sarà approvato, da gennaio naceranno Agenzia per la Cooperazione e Fondo Unico, ma resterà in vigore la vecchia disciplina delle cooperazione per gli altri ambiti.

L'emendamento governativo che è un nuova manifestazione di attivismo a fronte del rischio di un nuovo stallo parlamentare della riforma, realizza una significaitva innovazione istituzionale. Nei contenuti ricalca in gran parte il testo del Decreto legge delega per la Riforma. Il testo, non fa riferimento all'istituzione di un Viceministro, non si prevedono istituti collegiali o interministeriali per favorire la coerenza delle politiche, il Fondo unico è composto per lo più dalle risorse dell'attuale legge 49, non si prevede un ruolo d'interlocuzione parlamentare o con la società civile, né si fa riferimento a come avverrà la programmazione, che sarà in capo al Ministero degli Esteri.

Per questi apetti la disposizione della 49 resteranno la normativa di riferimento, rendendo comunque ancora necessario un riordino complessivo della disciplina.

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