martedì 24 novembre 2009

Cancellazioni del debito dell'Italia fino a giugno 2009.

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E’ stata pubblicata la Relazione sullo stato d’attuazione della legge 2009/01, che disciplina le cancellazioni e conversioni del debito verso i Paesi in via di sviluppo. Dall’ottobre 2001 al giugno 2009, l’Italia ha cancellato crediti per 6,48 miliardi di euro, il 61% in Africa. Il 68% delle cancellazioni si concentra nei primi cinque Paesi (Iraq, Nigeria, Repubblica democratica del Congo, Mozambico ed Etiopia). Il 56% delle ammontare cancellato è concentrato nel 2005, mentre dal 2007 e per gli anni successivi, la quota rappresenta appena l’1% del totale, a causa del progressivo esaurimento dei debiti cancellabili. L’ aiuto italiano che è stato incrementato per più di un quinto per effetto delle cancellazioni, si contrarrà colpita dal successo della legge 2009/01. Infine, l’86% delle somme cancellate deriva da operazioni d’assicurazione sulle esportazioni per le imprese italiane concesse dalla SACE. Si tratta di investimenti che non sono rientrati, per i quali lo Stato italiano ha deciso di rivalersi sul Paese partner, e non derivano da prestiti d’aiuto contratti dai Paesi in via di sviluppo che in seguito non sono stati in grado di ripagare.

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