Con le due mozioni, gli impegni quantitativi che il Governo assume per raggiungere lo 0,7% sono contraddittori ; entro il 2015 per l’opposizione, in un arco temporale più esteso per la maggioranza.
La mozione d’opposizione impegna il Governo:
• aggiornare gli strumenti legislativi e operativi della nostra cooperazione, anche sulla scorta dei lavori parlamentari prodotti nelle precedenti legislature;
• a prevedere - entro dicembre 2010 – per il finanziamento della legge sulla cooperazione allo sviluppo, risorse consistenti e riavviare il percorso di avvicinamento all'obiettivo di destinare all'aiuto pubblico allo sviluppo entro il 2015 lo 0,7 per cento del prodotto interno lordo;
• a riferire, entro fine dicembre in ordine agli stanziamenti previsti, ai centri di spesa e alle rispettive specifiche destinazioni delle risorse necessarie ad adempiere agli impegni assunti assunti quanto alla partecipazione italiana a fondi internazionali di cooperazione allo sviluppo.
I firmatari della mozione unitaria dell’opposzione sono: Quartiani, Volontè, Evangelisti, Maran, Pezzotta, Leoluca Orlando, Sereni, Tabacci, Borghesi, Bressa, Capitanio Santolini, Scilipoti, Giachetti, Binetti, Bobba, Palagiano, Calgaro, Causi, Fiano, Froner, Mogherini Rebesani, Rigoni, Sarubbi, Touadi, Vannucci, Zampa, Bossa, Realacci, Murer
La mozione della maggioranza è più blanda con nessuna scadenza temporale chiara per il Governo a riferire, ma impegna il Governo:
• a non interrompere il processo di graduale incremento del rapporto aiuto pubblico allo sviluppo/reddito nazionale lordo, registratosi nel 2008, anche mediante il versamento di contributi italiani pendenti, con particolare riferimento ai 150 milioni di euro dovuti al fondo globale per la lotta all'aids, alla tubercolosi e alla malaria (altrettanti saranno dovuti nel 2010), a una prima quota di quanto l'Italia deve come adempimento degli obblighi assunti con la Convenzione di Londra sugli aiuti alimentari;
• a dare continuità nel triennio 2010-2012, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ad un piano di riallineamento dell'aiuto pubblico allo sviluppo che porti gradualmente l'Italia verso il raggiungimento degli obiettivi internazionalmente fissati;
• a garantire i fondi destinati alle risorse umane necessarie sul piano quantitativo e qualitativo;
I deputati di maggioranza che si sono esposti sulla cooperazione allo sviluppo sono: Boniver, Stefani, Iannaccone, Pianetta, Dozzo, Antonione, Baldelli, Pini, Marsilio, Nirenstein, Angeli, Biancofiore, Bonciani, Renato Farina, Lunardi, Malgieri, Migliori, Osvaldo Napoli, Nicolucci, Picchi, Repetti, Ruben, Zacchera.
Nessun commento:
Posta un commento